🔄 AGGIORNAMENTO – LUGLIO 2025
Rinvio ufficiale per il blocco dei diesel Euro 5 in Lombardia: c’è un altro anno di tempo.
L’8 luglio 2025 è arrivato il via libera dalla Commissione europea alla richiesta avanzata da Regione Lombardia e dalle altre regioni del Bacino Padano per posticipare di un anno l’entrata in vigore delle limitazioni alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5.
Una decisione attesa da molti automobilisti, che temevano l’arrivo di nuove restrizioni già a partire dal prossimo autunno. Il rinvio rappresenta una boccata d’ossigeno per chi utilizza ancora vetture Euro 5, ma non deve essere visto come una soluzione definitiva: il blocco è solo rimandato, non cancellato.
Cosa cambia in concreto?
Il blocco non scatterà più a ottobre 2025, come previsto inizialmente, ma verrà applicato da ottobre 2026, salvo ulteriori modifiche future.
Il rinvio riguarda i diesel Euro 5 privati, nei comuni di fascia 1 e 2, ovvero quelli più popolosi o soggetti a criticità ambientali.
Restano in vigore le limitazioni già esistenti per i veicoli Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3 e Euro 4.
Cosa significa per chi ha un diesel Euro 5?
Chi possiede un’auto diesel Euro 5 guadagna tempo, ma è bene usarlo in modo strategico. Se vivi o lavori in una delle aree coinvolte dal piano Aria, conviene iniziare già ora a valutare alternative: passare a un’auto più recente, installare un sistema Move-In o considerare formule flessibili come il noleggio.
Nelle sezioni seguenti trovi una panoramica completa su:
Le normative originarie del blocco.
I comuni interessati.
Le possibili soluzioni per chi ha una vettura Euro 5.
➡️ Di seguito trovi tutte le informazioni utili sul blocco inizialmente previsto, sui comuni coinvolti e su come orientarti se hai un veicolo interessato.
A partire dal 1° ottobre 2025, anche i veicoli diesel Euro 5 saranno soggetti a blocco della circolazione in diverse aree della Pianura Padana, tra cui la provincia di Brescia. È una misura prevista dal piano regionale per il miglioramento della qualità dell’aria, in risposta alle direttive europee e alle procedure d’infrazione aperte contro l’Italia.
Chi sarà interessato al blocco
Il provvedimento riguarderà inizialmente le autovetture diesel Euro 5 (categoria M1), immatricolate tra il 2009 e il 2015. Sono esclusi dal blocco, per ora, i veicoli commerciali leggeri (N1, N2), i mezzi pesanti e quelli con alimentazione diversa dal diesel (benzina, ibrido, elettrico, metano, GPL).
Il blocco sarà attivo nei comuni di Fascia 1 (cioè capoluoghi di provincia e aree limitrofe) e nei comuni di Fascia 2 con una popolazione superiore ai 30.000 abitanti, nei giorni feriali dalle 7:30 alle 19:30. Tra i centri coinvolti ci sono Brescia, per la provincia di Brescia, oltre alla città, i comuni di Borgosatollo, Botticino, Bovezzo, Brescia, Castel Mella, Castenedolo, Cellatica, Collebeato, Concesio, Flero, Gardone Val Trompia, Gussago, Lumezzane, Marcheno, Nave, Rezzato, Roncadelle, San Zeno Naviglio, Sarezzo, Villa Carcina. Il blocco sarà attivo anche durante il periodo invernale, quando le condizioni di inquinamento peggiorano.
Perché si ferma l’Euro 5
L’obiettivo è ridurre le emissioni di ossidi di azoto (NOx) e polveri sottili (PM10), che continuano a superare i limiti imposti dall’Unione Europea in molte aree della Pianura Padana. Si tratta di una delle zone più inquinate d’Europa, anche a causa delle condizioni geografiche sfavorevoli che ostacolano la dispersione degli inquinanti.
La Regione Lombardia è impegnata dal 2017 in un piano progressivo di limitazioni: prima per i diesel Euro 3, poi Euro 4, ora tocca agli Euro 5. Il blocco è una delle misure chiave previste dal Piano Aria regionale (PRIA), in sinergia con le altre Regioni del Bacino Padano.
Deroghe e soluzioni alternative
Fortunatamente esistono alcune alternative per chi non può (o non vuole) cambiare subito auto. In particolare:
- Move-In: è una scatola nera installata sull’auto che consente di circolare anche nei periodi di blocco, ma entro un tetto massimo di chilometri annui. È disponibile in Lombardia e in altre regioni del Nord.
- Deroghe per esigenze lavorative: artigiani, partite IVA, turnisti e altri profili professionali possono richiedere autorizzazioni specifiche.
- Esenzioni ISEE: alcune categorie fragili o con basso reddito possono accedere a proroghe o esenzioni.
Una misura contestata (ma non casuale)
Il provvedimento non è privo di critiche: molte associazioni di categoria e automobilisti chiedono una proroga, sottolineando l’impatto sociale ed economico per chi possiede veicoli ancora efficienti. Tuttavia, l’Europa impone scelte drastiche e il rischio è quello di sanzioni economiche pesanti.
La Lega ha avanzato una proposta per rinviare il blocco al 31 ottobre 2026, ma al momento non vi è alcuna conferma ufficiale. La decisione finale dovrà arrivare entro il 19 luglio 2025, con l’approvazione del nuovo Decreto Infrastrutture.
Come sapere se sei coinvolto
Verifica la classe ambientale del tuo veicolo sul Portale dell’Automobilista o consultando il libretto di circolazione alla voce V.9. Se risulta “Euro 5”, il blocco ti riguarda.
Cosa puoi fare oggi
- Valuta l’installazione di Move-In: è una soluzione temporanea e poco costosa per continuare a usare l’auto.
- Approfitta degli incentivi: sono disponibili agevolazioni per la rottamazione e l’acquisto di auto nuove meno inquinanti.
- Contatta Autovalle: possiamo aiutarti a valutare il valore della tua auto Euro 5 e proporti alternative vantaggiose, anche con finanziamenti su misura.
La transizione ecologica non è più un’opzione, ma una realtà che coinvolge tutti. Agire per tempo ti permette di scegliere, invece di subire.