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Le classi ambientali Euro: auto sempre più ecologiche

28 Novembre 2022

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A partire dal 1992, l’Unione Europea ha introdotto direttive sempre più stringenti per imporre ai costruttori limiti ai livelli di emissione dei veicoli a combustione interna. Ma le auto vecchie ed inquinanti sono ancora numerose.

Dal 1993 l’Unione Europea ha introdotto le classi ambientali, contraddistinte dalla sigla “Euro” seguita da un numero, che fanno riferimento a delle specifiche direttive, che stabiliscono i criteri sulle emissioni inquinanti dei veicoli. I produttori sono obbligati a rispettare tali direttive, che con il passare degli anni richiedono livelli di sostenibilità sempre più alti, per la produzione e la commercializzazione dei veicoli. Le classi ambientali Euro vanno dalla Euro 0 alla Euro 6. Più il numero è basso e maggiore è l’emissione di inquinanti e CO2 nell’atmosfera.

Conoscere la classe ambientale di appartenenza del proprio veicolo è fondamentale poiché, soprattutto negli ultimi anni, vengono imposti blocchi del traffico ultimamente estesi anche alle diesel Euro 6. Vediamole insieme.

 

 

Auto Euro 0

Le auto Euro 0 sono quelle immatricolate prima del 31 dicembre 1992, non dotate di un sistema di filtraggio dei gas di scarico e alimentate con benzina al piombo. La circolazione delle auto Euro 0 è vietata in molte città italiane.

Auto Euro 1

Le auto Euro 1 sono quelle immatricolate a partire dal 1 gennaio 1993. Pr questa classe di veicoli la direttiva europea 91/144 ha imposto alle aziende l’installazione della marmitta catalitica sui modelli benzina, mentre per le diesel l’alimentazione a iniezione. La normativa ha imposto anche limiti all’emissione di monossido di carbonio e di particolato, rispettivamente a 2.72 g/km per il primo e 0,14 g/km per il secondo.

Auto Euro 2

Un limite ancora più stringente venne imposto dalla normativa 64/12 che, introducendo la classe ambientale Euro 2, ha ulteriormente ridotto le emissioni monossido di carbonio e particolato. Per tutte le auto prodotte dopo il 1 gennaio 1997 i livelli di emissione sono passati da 2,72 a 2,20 g/km per il monossido e da 0,14 a 0,08 g/km per il particolato.

Auto Euro 3

Le auto Euro 3 sono quelle immatricolate dono il 1 gennaio 2001. La direttiva 98/69 ha imposto ai costruttori di installare un sistema EOBD (European On Board Diagnostic) per ridurre le emissioni, i cui limiti sono stati ulteriormente modificati e differenziati. Le emissioni di monossido di carbonio sono state innalzate a 2,30 g/km per le auto a benzina e a 0,64 g/km per le auto diesel; mentre le emissioni di particolato sono state limitate a 0,05 g/km.

Auto Euro 4

Appartengono alla classe ambientale Euro 4 le automobili immatricolate dal 1 gennaio 2006 fino al 2009. La direttiva 98/69B è rimasta sostanzialmente invariata, ma con un ulteriore limite di emissione di ossido di carbonioe diossido di azoto (NOx), per ridurre l’inquinamento atmosferico all’interno delle città. Il blocco delle auto diesel Euro 4 sta via via interessando sempre più città e regioni, soprattutto nel nord Italia, crendo non pochi disagi ai possessori di tali veicoli.

Auto Euro 5

La auto Euro 5 sono quelle omologate dopo il 1 settembre 2009, ad eccezione di quelle già a listino al momento dell’entrata in vigore della norma, immatricolate fino al 1 gennaio 2011, anche se non allineate agli standard Euro 5. Le vetture Euro 5 sono fuori produzione dal 2014, anno di introduzione della norma Euro 6.

Anche le Euro 5, soprattutto diesel, sono entrate recentemente nell’occhio del ciclone e colpite dai blocchi del traffico e dall’inibizione alla circolazione in determinate città, per ridurre l’inquinamento cittadino.

Auto Euro 6

Le auto Euro 6 appartengono alla classe più ecologica in commercio che include tutte le auto immatricolate dal 1 settembre 2015. In questa classe ambientale rientrano anche le auto ibride ed elettriche. La classe Euro 6 si suddivide nelle sottoclassi Euro 6A, Euro 6B, Euro 6C, Euro 6D ed Euro 6D-Temp, differenziate tra di loro per il quantitativo di emissioni accertato in fase di omologazione.

Allo stato attuale le auto Euro 6 a benzina possono circolare senza problemi, mentre norme sempre più stringenti, impongono spesso limitazioni e blocchi del traffico alle Euro 6 diesel, considerate ingiustamente inquinanti quanto modelli a gasolio meno recenti.

La futura classe Euro 7

La proposta depositata lo scorso 10 novembre, prevedere l’entrata in vigore della normativa Euro 7 dal primo luglio 2025 per auto e furgoni e dal primo luglio 2027 per i veicoli pesanti venduti nell’Ue. La norma imporrà nuovi limiti, in particolare sulle emissioni di monossido di carbonio (CO) e ossidi di azoto (NOx). Vi sarà un un giro di vite nello specifico sui limiti imposti a furgoni, ma anche e soprattutto a camion e bus, semplificando l’attuale quadro normativo. Altra novità sarà l’introduzione dei limiti delle emissioni di microplastica dagli penumatici e inquinanti dai freni, specialmente per le auto elettriche.

La normativa, pur nell’attenzione alle implicazioni sociali e con uno sguardo realistico sulla velocità in cui si realizzerà, mira in maniera decisa alla transizione verso l’auto elettrica.

 

Come si controlla la classe ambientale dell’auto?

Esistono due modi per controllare la classe ambientale di appartenenza della propria auto. Il primo consiste nel collegarsi al sito ilportaldellautomobilista.it ed inserire il tipo di veicolo ed il numero di targa nella sezione dedicata per ottenere la classe di appartenenza.

In alternativa è possibile consultare la carta di circolazione del veicolo al puntoV.9 per le vetture più recenti e nel riquadro 2 per quelle più anni sulle spalle e confontare il dato con la tabella seguente.